formazione 2013/14

METOIKOS sET
non-scuola Elementare del Teatro
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self_portrait pulling cheek - egon schiele 1910l’unità del popolo greco era data, oltre che dalla lingua, dall’appartenenza alla polis. Lo xenos era chi, per qualche ragione, si trovava fuori dalla propria terra di origine. Dopo un certo periodo,  egli doveva scegliere di rimanere o di andarsene. Se rimaneva, diventava un métoikos [da meta = con, e oikos = casa]. Quindi, un coabitante, uno straniero domiciliato. Una scuola è uno spazio istituzionale anomalo rispetto alla vocazione ribelle, anticonformista e anti-accademica  del teatro, chiamato in questo caso nella sua qualità di grande destabilizzatore della vita a portare un fervido contagio all’interno di una istituzione che non può limitarsi alla semplice trasmissione di una tecnica, al mero e meccanico compito della formazione professionale, ma che a tutto questo deve accompagnare suggestioni poetiche e cortocircuiti mentali, nella prospettiva di tradurre progressivamente l’insegnamento teorico in immediata azione pratica e quest’ultima in elemento compositivo. A trasformarsi in metodo, chiarezza programmatica, in costante e lucida consapevolezza del percorso di conoscenza. Una conoscenza che prenda  la forma di un itinerario  lineare e progressivo, che ripercorra i sentieri più elementari del mestiere dell’attore, le astuzie e gli espedienti del teatro nella sua concezione concretamente artigianale. Similmente ad un artigiano, che insegnando la sua esperienza e sé stesso arriva però, allo stesso modo, ad insegnare agli altri ad essere sé stessi. Incontrare l’arte per capire l’essenza del teatro; un incontro che assume un risvolto sottilmente dissonante, in tempi di pallidi e pavidi mestieranti. Gli xenos che ancora abitano la terra del teatro.
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I° ANNO – L’ATLETA DEL CUORE

il corpo plastico

L’antinomia tra teatro dialogato e il linguaggio fisico della scena ripropone, nella drammaturgia moderna, la dissociazione esistente nell’espressione drammatica, che si rivolge innanzitutto ai sensi invece che allo spirito. Re-teatralizzare il teatro, riportare il teatro a se stesso, è diventata parola d’ordine dei grandi riformatori del teatro del ‘900: il corpo dell’attore con i suoi gesti, i suoi movimenti, la sua immobilità, partecipano della sua presenza scenica, fondamento essenziale del fatto teatrale. Una visione incentrata sull’arte dell’attore come arte plastica.
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Topics: rilassamento – concentrazione – il lavoro sul corpo – tecniche d’improvvisazione – l’attore atleta – l’equilibrio scenico – esercizi plastici – ritmo e misura – corpo-spazio-movimento

testo e teatralità

Esiste un teatro basato sualla messa in scena di un testo preliminarmente composto, ed un teatro che approda invece al testo di uno spettacolo: due diversi approcci e due diversi risultati di uno stesso fenomeno teatrale. Il primo esiste prima e può essere trasmesso indipendentemente dallo spettacolo, il secondo esiste solo alla fine del processo di lavoro e non può essere già conosciuto. Un corpo estraneo alla testualità drammaturgica, fautore di una teatralità che rimanda al pre-conscio culturale e psicologico dello spettatore e che ne attrae l’attenzione.
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Topics: testo e performance – intreccio – concatenazione – simultaneità – composizione – la situazione drammatica – lettura – analisi del testo teatrale – fisicità e interpretazione

voce e vocalità

Ogni persona possiede una qualità distintiva della voce, una maniera particolare di parlare. Ogni voce possiede caratteristiche che definiscono una personalità unica: l’altezza, il timbro, il volume. Nell’espressione teatrale altre caratteristiche intervengono nella preparazione dell’attore: respirazione, dizione, la matrice o stato fisico, il ritmo, la durata, il sentimento. Che insieme rimandano ad una immagine della voce che si esteriorizza attraverso la mutazione d della persona in attore.
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Topics: tecniche di respirazione – elementi di fonetica – il parlato teatrale – voce e vocalità – parola – sentimento – canto – ritmo – misura

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metoikos sET biennalità 2005/2006 formazione allievi
Atreides_Anaxandron e alla luce dei lupi ritornano
prima nazionale Teatri delle Mura ed. 2006 – Golena San Massimo – Padova

 

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